La città di Caorle offre ai turisti oltre 250 strutture alberghiere, due darsene con attracco per natanti e 18 chilometri di arenile (più volte premiato con la Bandiera Blu europea), ef è divisa in due spiagge (di Levante e di Ponente) separate dalla scogliera.
- A sud, si trovano le frazioni di Porto Santa Margherita, Duna Verde e l'ultima nata Lido Altanea.
- A nord la Laguna di Caorle ideale per escursioni in barca in mezzo alla natura incontaminata, che tanto piaceva allo scrittore Ernest Hemingway, il quale la descrisse nel suo libro “Di là dal fiume e tra gli alberi”.
Tra le valli e le barene si trovano i "casoni", tipiche costruzioni usate in passato dai pescatori durante il periodo della pesca.
Caorle è l'unica città sull'adriatico, capace di conciliare la stagione balneare con un pregevole centro storico, con le sue casette variopinte distribuite fra calli e campielli dando l'impressione di camminare in un piccolo scorcio di Venezia.
Nel cuore della città vi è il porto peschereccio, testimone della fiorente attività di pesca.
D'inverno la città continua ad offrire opportunità per i turisti,con alberghi aperti tutto l'anno, i mercatini di Natale, la pista di pattinaggio sul ghiaccio all'aperto da dicembre ai primi giorni di febbraio e manifestazioni natalizie.
La città di Caorle ha una storia molto antica.
Qualche anno fa sono state scoperte tracce di insediamenti preistorici.
Si tratta di vasellame, cocci di tazze ed olle risalenti all’età del bronzo, databili tra il XV e XII secolo a.C.
La storia documentata della città risale al periodo romano.
Due secoli prima della nascita di Cristo,le legioni romane avevano fondato il Portus Reatinum, alle foci dell’attuale Porto di Falconera di Caorle.
Il Portus Reatinum era la più importante base navale romana dell’Alto Adriatico dove le navi triremi romane facevano scalo per caricare o scaricare uomini e mercanzie.
Su barche più piccole poi risalivano il “flumen Reatinum” (l’attuale Lemene) giungendo a Julia Concordia (Concordia Sagittaria).
L'insediamento romano a Caorle è ben documentato dalle due are funerarie:
1-L’ara di Batola, rinvenuta nei pressi del duomo nei primi 1800 ed oggi custodita nel museo di Concordia, riporta un’iscrizione in latino che riassume il testamento del marinaio Batola. Ai sui lati dei bassorilievi che rappresentano delle figure mitologiche.
2-L’ara della famiglia Licovia è custodita all’interno del Duomo di Caorle e descrive la composizione della famiglia, che si dedicava alle arti fabbrili.
Nel V secolo, le isole e la laguna di Caorle registrano un forte incremento di popolazione per le invasioni barbariche.
Nel 452 Attila al comando degli Unni, saccheggò Aquileia e Concordia. Gli abitanti i Concordia fuggirono lungo il Lemene e si rifugiarono tra i canali lagunari.
Nel VI secolo con la Repubblica Serenissima, Caorle diventa sede vescovile.
Le date non sono certe ma ci sono due ipotesi: la prima sostiene che il primo vescovo di Caorle fu Giovanni di Pannonia nel 598, la seconda, afferma che la cittadina divenne sede vescovile verso la fine del 700 come le città vicine.
I secoli che seguono l’anno Mille sono contrassegnati da storie drammatiche e luttuose.
Tra il 1378 ed il 1381 Caorle fu coinvolta nella guerra tra Genova e Venezia; la flotta genovese giunta in Alto Adriatico e il 4 agosto 1378 saccheggiò Caorle, uccidendo e deportando come schiavi molti dei suoi abitanti.
Agli inizi del 1800 Caorle cade sotto il dominio di Napoleone e poi dell’Impero Asburgico. Durante il dominio Napoleonico la città viene depredata da tutti gli oggetti di maggior valore economico e pregio artistico e vengono distrutti tutti i simboli che rappresentano la Repubblica Serenissima.
Negli anni 60, dopo le due Guerre Mondiali, inizia il periodo del boom economico: nasce a Caorle l’industria del turismo.
Molti caorlotti abbandonano il mestiere faticoso della pesca e si dedicano all’imprenditoria turistica.
Attività molto più redditizia.
Superficie: 151,52 km²
Abitanti: 11.946
Frazioni: San Giorgio di Livenza, Brussa
Località: Ca' Corniani, Ca' Cottoni, Castello di Brussa, Duna Verde, Marango, Ottava Presa, Porto Santa Margherita, San Gaetano, Lido Altanea.
Nome abitanti: caprulani o caorlotti
Santo patrono: Santo Stefano Protomartire
Giorno festivo: 26 dicembre